Suor Giuseppina vide nei cherubini sul coperchio dell’Arca dell’Alleanza gli arcangeli San Gabriele e San Michele.
"Gabriele" si riferisce al libro di Daniele dove "l’angelo Gabriele" annunciò a Daniele un periodo chiave a partire dalla dedicazione nel 515 a.C. del Tempio ricostruito da Zorobabele al suo ritorno da Babilonia: 70 settimane [di anni] cioè 490 anni con un intervallo di 70 anni, poi 7 settimane cioè 7 x 7 = 49 anni con un intervallo di 7 anni (Dan 9:24). Questi calcoli indicano un periodo che va dalla restaurazione del Tempio da parte di Erode il Grande e la nascita di Maria, fino alla sua morte. Durante tutti questi anni, l’aspettativa messianica dei lettori del libro di Daniele era al suo apice. E questa aspettativa si è realizzata in Gesù il Messia.
"Gabriele" significa "Dio è la mia forza". Quale forza era infatti necessaria alla Vergine Maria per accogliere nel suo grembo il Messia concepito dallo Spirito Santo, il Santo di Israele! Di quale forza aveva bisogno anche San Giuseppe, al quale l’angelo Gabriele disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati” (Mt 1, 20-21).
Preghiamo l’angelo Gabriele per comprendere e realizzare il piano di Dio.
"Michele" in ebraico significa "Mi-Ka-El: chi è come Dio? Poniamoci questa domanda! Soldi? Può sciogliersi in un giorno. Piaceri carnali? Anche loro scompaiono. Potenza? Spesso è manipolata da altri... Chi è come Dio? È con questa domanda che l’arcangelo ha resistito alla rivolta di Satana, l’angelo caduto.
L’Apocalisse, al capitolo 5, descrive la liturgia celeste, l’adorazione dell’Agnello; l’Apocalisse, al capitolo 12, ci mostra la posta in gioco in un momento di adorazione descrivendo una battaglia in cielo, quella di San Michele contro Satana e i demoni (Ap 12,7).
Nell’ora di adorazione, la nostra anima grida con San Michele: "Chi è come Dio (Mi-Ka-El)? Chi è grande come te, Signore? Signore, ti adoriamo. E i demoni sono stati sconfitti.
“San Michele, pieno di sapienza di Dio, prega per noi
San Michele, perfetto adoratore del Verbo divino, prega per noi
San Michele, guida e consolatore del popolo d’Israele, prega per noi
San Michele, splendore e fortezza della Chiesa militante, prega per noi
San Michele, nostro aiuto in tutte le nostre avversità, prega per noi
San Michele, annunciatore dell’eterna sentenza, prega per noi
San Michele, consolatore delle anime che si trovano tra le fiamme del Purgatorio, prega per noi
San Michele, a cui il Signore ha affidato l’accoglienza delle anime dopo la morte, prega per noi.” [1]
Preghiamo in particolare San Michele per resistere alla bestia e al falso profeta di ispirazione satanica, per resistere alle insidie dell’Anticristo, fino al giorno della venuta gloriosa di Cristo.
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“Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga” (1 Cor 11,26). Perciò è giusto, durante l’adorazione eucaristica, esprimere il desiderio della venuta di Gesù nella gloria e del compimento del Regno di Dio, in terra come in cielo!
“Vieni, Signore Gesù” (Ap 22,20)
FIAT! AMEN! MARANATHA!
[1] Estratto dalle Litanie di San Michele